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Messico 1986, la

Messico 1986, la "triste" Scozia di sir Alex Ferguson

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
 di  Patrick Iannarelli  Twitter:    vedi letture

Dulcius ex asperis”. O ancor meglio, “Migliore dopo le difficoltà”. E di difficoltà Sir Alex Ferguson ne ha attraversate, come quella volta che voleva abbandonare il calcio. Per una delusione? No, per la partita più rocambolesca del calcio, ovvero Bayern Monaco-Manchester United. Ma questa è già un’altra storia. Le difficoltà sono molte, soprattutto dopo il ricovero degli ultimi giorni. Ma al momento lo storico manager dei Red Devils (perché non si smette mai di essere un manager del Manchester) è fuori pericolo. È riuscito ad essere migliore dopo le difficoltà.

Una vita spesa nella fredda Inghilterra, lui scozzese di Glasgow, che deve alla Scozia tantissimo. Non solo per l’inizio di una carriera maiuscola, ma soprattutto per aver esordito nel calcio internazionale proprio alla guida del suo paese. Sir Alex andò anche ai mondiali, precisamente nel 1986. La qualificazione non fu un miracolo, anche perché la Tartan Army arrivò alla competizione iridata anche nel 1974, nel 1978 e nel 1986.

Buon girone di qualificazione, chiuso in seconda posizione davanti a Galles e Islanda. Chi avrebbe vinto quel raggruppamento, sarebbe andato a giocarsela con l’Australia. Il doppio confronto sorrise alla Scozia: 2-0 a Glasgow e 0-0 a Melbourne. La nazionale di sir Alex fu sorteggiata nel girone E, contro Danimarca, Germania Ovest e Uruguay. Un solo punto conquistato, nello 0-0 contro i sudamericani. Ultimo match sulla panchina della nazionale, precisamente il 13 giugno 1986. Un andamento disastroso, ma il destino disegnò uno dei suoi capolavori. Forse, senza quel disastro, non avremmo mai avuto il Manchester United di Sir Alex.

È incredibile come uno dei migliori allenatori della storia del calcio possa aver fallito in un appuntamento mondiale. Con il suo popolo, caricandosi sulle spalle il peso di una nazione intera. Che non mastica risultati eccellenti, ma che vive di costantemente di football. Ma nonostante questo Sir Alex si è aggrappato a quel motto che tutta la famiglia Ferguson recita come un mantra, “migliori dopo le difficoltà”. Un motto usato da tutti, proprio perché gli uomini di successo guardano alle proprie radici. E come disse l’uomo venuto da Govan, le radici non dovrebbero mai essere uno ostacolo.


 


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